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ท็อปเกโต้สุกูรู

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i miei e unici
i miei e unici
Una raccolta di oneshot che seguono una timeline casuale delle storie della famiglia Getou-Gojo.
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Pioggia acida
Pioggia acida
La porta della stanza di Suguru sbatté aperta, e Satoru occupò immediatamente lo spazio vuoto, con un ampio sorriso sul viso. È la prima volta che Satoru è sul campus oggi, avendo passato la mattinata in una missione vicino a Kyoto, se si deve credere a Yaga, e Suguru era felicissimo di vederlo. Satoru sembra pensare la stessa cosa, perché immediatamente chiude la porta e salta sul letto, puntando direttamente tra Suguru e Shoko e schiacciando inavvertitamente il libro di testo di medicina di Shoko al suo passaggioーnon che a lei importasse. Il ragazzo li afferrò entrambi per le spalle, trascinandoli contro i suoi fianchi, ed è allora che Suguru lo sentì. Lo stesso profumo di pioggia e pelo bagnato, ma questa volta, più forte. Molto più forte. “Mi ha finalmente annusato!” La mente di Suguru si svuotò a quel punto, il suo naso lo tradì mentre faceva alcuni respiri profondi, il profumo che proveniva indubbiamente da un altro alfa gli riempiva completamente il naso, e Suguru lo odiava. Satoru dovrebbe solo odorare di Suguru, è suo, non è vero? È l'omega di Suguru. O almeno, così pensava. Oppure: Satoru puzza di un altro alfa da mesi ormai, e Suguru impazzisce un po' per questo (l'alfa responsabile è qualcuno che non avrebbe mai sospettato)
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Carica, raffredda
Carica, raffredda
"Che ne dici allora, Getou." L'intuizione di Suguru gli dice di scappare finché può. Il suo sedere rimane piantato. "Potresti venire alle mie sessioni di allenamento per darmi qualche consiglio amichevole sulla mia routine, e in cambio, mi dimenticherò di sporgere denuncia per la tua aggressione." Sorride. "Affare fatto, giusto?" Suguru vorrebbe schiaffeggiarlo. "Cosa? Sei tu quello che mi ha messo le labbra sul collo." "Dopo che mi hai dato un pugno al braccio come un camion. Dai, amico. Vuoi davvero rovinare la tua carriera di hockey adesso? Non credo che le squadre sportive in prigione siano molto brave." "Sei un pezzo di merda," sibila Suguru. Occhi blu cristallini si corrugono. "E tu hai sette diversi bastoni nel culo, ma chi li conta?" Suguru è solo un ragazzo che cerca di riprendersi dalle ferite non rimarginate del suo passato. Satoru è la stella della squadra universitaria di pattinaggio artistico, incarnando tutto ciò che Suguru desidera avere. Quindi, quando un infortunio inaspettato porta il capitano della squadra di hockey a questo uomo supernova, tutto ciò che credeva di sapere sui suoi principi va a farsi benedire. In alternativa, il pattinatore artistico sbruffone Gojo si diverte un po' e poi scopre cosa significa, con angoscia da college e sesso in posti non molto igienici.
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Gratificazione Rinviata. Dolore Rinviato.
Gratificazione Rinviata. Dolore Rinviato.
Voleva solo essere a casa adesso. Odiava questi ritrovi dopo il lavoro, e odiava che ci fosse un'aspettativa sociale che gli imponeva di farli, anche se gli piaceva bere. Non si rese conto di aver chiuso gli occhi finché una spinta di Takahashi non lo fece sobbalzare dalla sua trance quasi incosciente. Sbatté le palpebre guardando il suo collega, che fece un cenno alla cameriera, la quale si inchinò scusandosi e spiegò in fretta che qualcuno aveva offerto di pagare il suo conto. Oppure, Gojo e Geto contattano Nanami qualche anno dopo che si ritira dalla stregoneria e decide di lavorare come impiegato. Non hanno altre aspettative che non siano quelle di controllare come sta, o almeno così affermano.
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Ti consuma
Ti consuma
“Gli stai facendo del male,” disse Shoko mentre entrambi guardavano Satoru andarsene in fretta e furia. Lanciò un’occhiata di traverso a Suguru e colse il suo sorriso malizioso e gli occhi ametista si oscurarono. Gli occhi e il naso le si strinsero per il disgusto. Succhiò le sue perle di tapioca dal tè al latte. L’unico rumore al tavolo erano i suoi sorsi durante il silenzio. “E allora? Cosa importa?” Suguru fece un’alzata di spalle indifferente, gli occhi che si posavano sul viso di Shoko. “Glielo dirai?” La sfidò con un sopracciglio alzato e un tono altezzoso. “...No,” sospirò Shoko, posando la bevanda finita. Studiò il viso dell’amico cercando rimorso o sensi di colpa, ma non ne trovò traccia nei suoi occhi. Un brivido le percorse tutto il corpo. “Sei un fottuto pezzo grosso spaventoso, Suguru.” oppure quello in cui Suguru esce con qualcuno per far arrabbiare Satoru
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